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Gestalt che?!

La Gestalt è l'approccio terapeutico che ho studiato e al quale faccio riferimento per gran parte del mio lavoro.

Non esistono approcci migliori di altri: esiste quello che funziona con la persona.

Naranjo riconosce alla Gestalt i funzionamento operativo, ancor prima che teorico.


 


La Gestalt è figlia della Psicanalisi e viene definita - Teoria della Forma, distinguendo cosa è in figura e cosa in sfondo nell’organizzazione del focus dell’attenzione - Teoria del Campo che ha come tema l’interazione tra individuo e ambiente. La Terapia della Gestalt utilizza un termine tedesco che significa struttura-forma e che tradizionalmente si riferisce al concetto insiemistico della omonima psicologia della percezione che mette in evidenzia l’attitudine a cogliere quell’insieme che dà senso e quindi supera la semplice sommatoria degli elementi costitutivi. Fu merito di Friederick Salomon Perls innestare i contributi sul terreno della teoria e della pratica psicoanalitica e di un’impostazione fenomenologico-esistenziale. Uno dei primi concetti su cui si fonda la Teoria, riguarda l’aspetto di “figura/sfondo” ossia l’organizzazione del campo percettivo proposto da Rubin che mi in risalto l’esistenza di una figura che rappresenta il focus dell’attenzione del soggetto. La fluidità tra figura e sfondo evita l’irrigidimento su figure che non consentono un’evoluzione del soggetto. I bisogni emergono come figure su uno sfondo. Una buona esperienza e quella della percezione di una buona figura dopo l’altra. Una buona figura è una figura chiara, ben distinta dallo sfondo e di forte interesse; i bisogni di una persona non si fondono l’uno con l’altro, né continuano a dominare il sistema una volta soddisfatti. L’alternanza tra figura e sfondo costituisce il ciclo dell’esperienza o ciclo della formazione e della distruzione della Gestalt. Secondo concetto fondamentale è definito come teoria del Campo, infatti il soggetto nella sua espressione di esistenza non fa altro che muoversi tra forze tra mondo interno e mondo esterno. Questo concetto è il fondamento dell’interazione tra permeabilità della cellula (mondo interno) dall’esterno dove la vita si svolge sul confine di contatto (decisione di cosa fare entrare, cosa ripudiare, cosa espellere). La sfera olistica è molto importante nell’evoluzione della Teoria, e Perls porta molti contributi grazie a numerosi viaggi ed esperienze che ha avuto nella vita. Assumere la posizione secondo cui, rinunciando a operazioni “inconsce” di comodo, ognuno è comunque responsabile delle proprie scelte e del proprio destino, ad un livello che può essere di maggiore o minore consapevolezza. Funzione di una persona che si propone in posizione di aiuto è quindi quella di favorire un processo di consapevolezza, di assunzione responsabile delle componenti che di fatto risultano operanti e di conoscenza di ciò che riguarda un possibile progetto di vita, che ha come oggetto il vero abbandono del sé. La Terapia della Gestalt è un modo di occuparsi di un altro essere umano per dargli la possibilità di essere se stesso, saldamente radicato nel potere che lo costituisce. La gestalt emergente è quella più urgente e non esiste una gerarchia di bisogni (identificata da Maslow). Altri componenti dell’approccio gestaltico sono lo psicodramma e l’approccio zen, mentre tra gli apporti più recenti troviamo l’Analisi Transazionale, la Bioenergetica e la Reintegrazione Primaria.


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