Marzo, ascolta ciò che accade
- Simone Ferri
- 17 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 14 apr
Simone Ferri è il direttore di Flow e si occupa di benessere psicologico attraverso il counseling gestaltico. Conduce eventi e programmi radiofonici. Collabora con professionisti per promuovere consapevolezza e libertà quotidiana attraverso esperienze, arte e viaggi.
C’è qualcosa di potente nel fermarsi per osservare, nel concedersi il tempo per ascoltare ciò che accade dentro di noi. Il weekend che abbiamo vissuto insieme è stato proprio questo: un’opportunità per esplorare, con più consapevolezza, le dinamiche automatiche che spesso guidano le nostre reazioni, specialmente quando siamo messi alla prova da situazioni difficili.
Abbiamo lavorato sul triangolo dell’esperienza, uno strumento che ci ha permesso di riconoscere il flusso tra emozioni, pensieri e corpo.
Ci siamo accorti di quanto spesso, quando veniamo sollecitati da qualcosa di negativo, il nostro sistema entri in un ciclo ripetitivo: una reazione automatica che ci porta lontano dal momento presente.
Eppure, una volta che diventiamo consapevoli di questo schema, possiamo scegliere di interromperlo, aprendo nuove possibilità di risposta.
L’escursione in mezzo alla neve è stata una metafora perfetta di questo percorso interiore: passo dopo passo, nel silenzio della montagna, abbiamo sentito il respiro farsi più ampio, la mente più chiara.

In quel bianco immenso, ogni pensiero ha iniziato a dissolversi e si è creato più spazio interno, lo spezio della consapevolezza.
Ed è proprio in questo spazio che si apre la possibilità di cambiare.
Abbiamo praticato meditazioni statiche e dinamiche, esplorando il modo in cui il corpo e il movimento possono aiutarci a radicarci nel presente.
Cosa accade quando sollecito il corpo? Cosa si smuove? Paure, gioia, commozione, eccitamento... rimango testimone.
E il momento di Yoga con Simona è stato un’occasione per rilassarsi e rigenerarsi, lasciando andare le tensioni accumulate e ritrovando un senso di leggerezza.
Ma ora che siamo nella vita di tutti i giorni, che fare?
Può sembrare tutto più facile quando si è in un contesto più morbido.
Sappiamo che la vita non è solo così: ci troviamo a che fare con il collega che non sopportiamo, le richieste impellenti del responsabile, il tumulto di emozioni ed aspettative nella relazione, il dialogo interiore che ci giudica sul nostro operato... e tanti altri elementi che ci portano nell'area della "non piacevolezza".
E allora che fare?
Ogni giorno possiamo scegliere di interrompere il pilota automatico e rispondere agli eventi con più consapevolezza. Ma come si fa, concretamente?
Immagina una situazione che capita spesso: ricevi un messaggio che ti irrita. Magari un collega che ti chiede qualcosa all’ultimo momento o un familiare/partner che fa un commento che ti infastidisce.
Il pilota automatico scatta e senza pensarci rispondi di impulso, magari con nervosismo o difendendoti.
Poi, a distanza di qualche minuto, realizzi che avresti potuto gestirla in modo diverso oppure, al contrario, dai ancora più enfasi al pensiero, che si ingigantisce e diventa totalizzante.
Oggi vedremo come interrompere il pilota automatico, nella prima fase in cui si manifesta, ossia passiamo dal reagire d'impulso alla reazione consapevole.
Ecco alcuni passi per cambiare questa dinamica:
Fermati e respira: prima di rispondere d’istinto, fai un respiro profondo. Questo semplice gesto crea uno spazio tra lo stimolo e la tua reazione.
Osserva senza giudicare: chiediti "Cosa sta succedendo dentro di me in questo momento?" senza etichettare il pensiero o l’emozione come sbagliati. Solo osservali.
Porta l’attenzione al corpo: spesso le nostre reazioni automatiche si manifestano prima nel corpo. Un respiro corto, le spalle tese, un nodo alla gola… Notarle è il primo passo per interrompere il ciclo.
Scegli una risposta consapevole: una volta riconosciuta la reazione automatica, prova a chiederti:
"Cosa posso fare di diverso questa volta?"
Magari puoi prenderti un momento prima di rispondere, oppure scegliere di non reagire subito e aspettare che l’emozione si calmi.
Durante il weekend abbiamo visto come questi momenti di consapevolezza possano trasformare il nostro modo di vivere le situazioni, rendendoci più liberi e meno in balia delle nostre abitudini inconsce.
La buona notizia è che questa libertà è accessibile ogni giorno, basta solo iniziare ad allenarla.
Alla prossima esperienza insieme,
Simone

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